- Laniakea, il superammasso nel quale viviamo: http://bit.ly/1wdwCVY
- Scoperto scheletro del più grande dinosauro mai esistito: http://bit.ly/WvmM4R
- Individuato un pianeta attualmente in formazione: http://bit.ly/1qG43P1
- Sperimentata la comunicazione a distanza tra due cervelli umani: http://bit.ly/1wdwBkJ
- Modificato un batterio per produrre biocarburante: http://bit.ly/1tDmI1C
- Scoperto un metodo per disattivare le malattie autoimmuni (come la SLA): http://bit.ly/1CGHOim
- Le balenottere azzurre, i più grandi animali esistenti al mondo: http://bit.ly/1uFla48
- Una nuova specie di fungo marino potrebbe riscrivere l'albero della vita: http://bit.ly/1tDmGXD
La settimana della scienza di IFLS racconta...
No, la nostra lingua non va a fuoco, è l'interazione di alcune sostanze contenute nelle spezie piccanti che interagiscono con alcuni recettori sulla nostra lingua a illudere il cervello. E il modo migliore per spegnere l'incendio non è l'acqua, ma la maionese, o un sorso di olio. Si, perché sono i grassi -e non l'acqua- a portare in soluzione le sostanze piccanti (liposolubili appunto), allontanandole dalla nostra lingua e alleviando il dolore.
Considerato come il quarto stato della materia, in fisica e chimica il plasma è un gas ionizzato, costituito da un insieme di elettroni e ioni e globalmente neutro. In questo articolo su IFL viene mostrato come produrlo grazie a un semplice acino d'uva, unsando un microonde.
Quando si parla di cambiamento climatico, si guarda in su, verso l’atmosfera, o giù, verso il suolo che calpestiamo, ma quasi mai in là, verso gli Oceani, a lungo snobbati anche dalle conferenze mondiali sul clima. Eppure più del 70% della superficie della terra è ricoperta di acqua, e gli oceani sono fondamentali per la vita e la regolazione del clima del pianeta. Circa il 40% di tutta la CO2 emessa ogni anno nel mondo dalle attività antropiche viene assorbito proprio dagli oceani. Inoltre le correnti oceaniche, grazie al cosiddetto nastro trasportatore al centro della lezione del ricercatore in studio, Sandro Carniel, sono anche il termostato della Terra: i primi 3 metri di oceano contengono la stessa quantità di calore di tutta l’atmosfera e senza il gioco di correnti oceaniche, i paesi del Nord Europa avrebbero temperature decisamente più basse. Con l’aumento della temperatura globale, molte specie marine sono a rischio e anche il nastro trasportatore sembra sul punto di incepparsi. Se questo accadesse, l’intero pianeta subirebbe conseguenze gravissime, dall’innalzamento dei livelli di inquinamento al raffreddamento di intere zone del pianeta. Le conseguenze cominciano a vedersi anche da noi, con un mare adriatico più caldo di 2° negli ultimi 30 anni e ormai notoriamente infestato da meduse. Fonte: RaiScuola Nel corso dei secoli e dei millenni, il clima del nostro pianeta è sempre cambiato e ha alternato cicli diversi. E’ importante indagare correttamente le variazioni naturali del passato, per capire il cambiamento climatico che stiamo osservando oggi. In questa puntata di Nautilus, che ha come protagonista in studio la ricercatrice del CNR-ISAC (Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima) Elisa Palazzi, si parla di cambiamenti climatici. Per quanto la comunità scientifica si muova sempre con grande cautela, è innegabile che ci siano stati cambiamenti climatici eclatanti e repentini negli ultimi anni. Secondo l’ultimo rapporto dell’ICPP, il foro scientifico internazionale sui cambiamenti climatici, gli ultimi 30 anni sono stati il periodo più caldo degli ultimi 1400 anni. Fenomeni estremi come tsunami, uragani e cicloni tropicali stanno diventando più frequenti, la temperatura degli oceani è aumentata di mezzo grado negli ultimi 40 anni e il ghiaccio ai Poli negli anni si sta fondendo, mentre molte altre zone sono invece a rischio desertificazione. E la causa di tutto ciò sarebbe l’uomo… Andremo anche a Bologna nella sede dell’Ismar (Istituto di Scienze Marine) del Cnr, dove la Dott.ssa Annamaria Corregiari ci condurrà in un posto unico in Italia: la carototeca, dove sono conservati i campioni di sedimento raccolti in fondo al mare e preziosi anche per lo studio dei cambiamenti climatici. Fonte: RaiScuola Alcuni dei più grandi equivoci riguardanti l'Universo:
Per avere le risposte a queste domande, guardate il video che trovate nell'articolo originale su I Fucking Love Science, qui sotto. |
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