Quello dell'insegnante è un lavoro molto impegnativo, richiede pazienza, capacità di ascolto, adattamento alla diversità che vi caratterizza come persone, ma soprattutto passione. Un insegnante che non ama ciò che fa, farà un pessimo lavoro con i propri studenti. Io metterò in gioco - come sempre in ogni cosa che faccio - tutto me stesso, con i miei pregi e i miei difetti (che sono tanti).
Ma anche il vostro lavoro di studenti è impegnativo, perché richiede prima ancora che dedizione nello studio, una certa motivazione in ciò che fate. Molti di voi si sono iscritti al Liceo Artistico perché probabilmente amate il disegno, la libertà di potervi esprimere con le svariate forme d'arte. Ma altri non sanno forse nemmeno perché hanno scelto questa scuola, ci si sono "ritrovati" quasi per caso. Bene, senza motivazione non si va da nessuna parte, a scuola come nella vita.
Ma non temete, anch'io sono stato studente, e non dimenticherò mai le difficoltà che ho vissuto in alcune materie, le incertezze che ho provato durante tutti i 5 anni delle superiori, problemi che chiunque dei vostri docenti ha vissuto, anche se pochi lo ammetteranno. Proprio perché non dimentico il mio trascorso di studente, cercherò sempre di immedesimarmi in voi, di comprendere le vostre difficoltà, e vi verrò incontro.
Ma un paio di cose non dovete mai dimenticarle. Sono quelle alle quali tengo di più, ovvero l'onestà intellettuale e la fiducia reciproca, cose sulle quali si basano tutti i buoni rapporti, di amicizia come di lavoro. E' per questo che non darò mai nulla per scontato riguardo voi, né in senso negativo, né tanto meno positivo. La fiducia si guadagna col tempo, e si basa proprio sull'onestà intellettuale.
L'obiettivo di ognuno di noi dovrebbe essere quello di capire ciò che ama fare, ciò in cui si sente portato, e lavorare per arrivarci. Non importa quale obiettivo vi proporrete di raggiungere, purché lo amiate, e perché quando ci riuscirete ve ne accorgerete: ne sarete felici.
Concludo invitandovi a guardare un famoso discorso che fece Steve Jobs - il CEO di Apple - ai neolaureati di Stanford: "Dovete trovare ciò che amate fare, l'unico modo per fare un buon lavoro è amare ciò che fate".
Perciò, cari ragazzi, "Stay hungry, stay foolish..."